Parto Songtext
	
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Parto, 
mentre tutti dormono io parto, presto.
Calendari appesi sul soffitto,
niente, niente, niente di cui chiacchierare coi parenti, calcio o previsioni del tempo.
Ma non eri tu che mi parlavi di una città del nord, dove le fabbriche producono lavoro
e si inventano nuovi operai
che non licenziano mai.
Apro la porta,
la liquidazione nel cassetto,
mentre tutti dormono io parto, presto.
Calendari appesi sul soffitto,
niente, niente, niente di cui chiacchierare coi parenti, calcio o previsioni del tempo.
Ma non eri tu che mi parlavi di una città del nord, dove le fabbriche producono lavoro
e si inventano nuovi operai
che non licenziano mai.
Apro la porta,
la liquidazione nel cassetto,
niente, niente,
lavatrici accese nel silenzio,
parto...e vaffanculo il Natale!
e passano le scritte illuminate, i cani che giocano
con i fusti del dash,
i carabinieri
con le loro sirene,
Ulisse legato
a un palo del telefono,
i pornodipendenti, i sindacalisti, i pessimisti vestiti di nero, i manifesti del circo coi colori sgargianti,
papà mi ci porti? Domani...
Ma non eri tu, che mi parlavi di una città del nord, dove le fabbriche producono lavoro
e si inventano nuovi operai, che non licenziano mai...
(Grazie a Gloria per questo testo)
lavatrici accese nel silenzio,
parto...e vaffanculo il Natale!
e passano le scritte illuminate, i cani che giocano
con i fusti del dash,
i carabinieri
con le loro sirene,
Ulisse legato
a un palo del telefono,
i pornodipendenti, i sindacalisti, i pessimisti vestiti di nero, i manifesti del circo coi colori sgargianti,
papà mi ci porti? Domani...
Ma non eri tu, che mi parlavi di una città del nord, dove le fabbriche producono lavoro
e si inventano nuovi operai, che non licenziano mai...
(Grazie a Gloria per questo testo)
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