 
	
Autovorbit Songtext
Tutti che mi chiedo ma quando torni
Sto davanti i loro occhi, ma fanno gli orbi
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
Butto giù il gettone oltrepasso i bordi
Schizzo fuori dai perimetri degli autoscontri
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
I ritorni sono deludenti come gli ex-amanti
Itaca è solo una ressa di bagnanti
Non ritorna i vecchio me negli altoparlanti
Sto davanti i loro occhi, ma fanno gli orbi
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
Butto giù il gettone oltrepasso i bordi
Schizzo fuori dai perimetri degli autoscontri
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
I ritorni sono deludenti come gli ex-amanti
Itaca è solo una ressa di bagnanti
Non ritorna i vecchio me negli altoparlanti
Non realizzo i desideri che avevo a vent'anni
Dio dei ricordi, la luce assorbi, cloro filling
Invadi miei giorni, li colonizi
Ma sei parziale come le autobiografie e le opinioni
Dei genitori sui loro figli
Sereno da giovinetto, ma la non ci torno
Leggevo braccio di ferro negli anni di piombo
E mi sembra troppo stupido girarci intorno
Ho il cartеllo torno subito nel mio negozio
Perché l'unico ritorno chе ha senso
È quello in territori in cui non sono mai stato
Tutti che mi chiedo ma quando torni
Sto davanti i loro occhi, ma fanno gli orbi
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
Butto giù il gettone oltrepasso i bordi
Schizzo fuori dai perimetri degli autoscontri
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
A furia di passi indietro tocchiamo la forca Fino al duce che diceva indietrano si torna
Fino alla prossima guerra che una guerra prossima
Fino a che ritorno al Vietnam, ritorno a Hiroshima
Fino prima del divorzio del voto alle donne
Fino a guarrire il morbo con il decotto e le foglie
Torna a letà della clave dell'ignoranti
Mi danno l'annausa come i tornanti
Tornamo fili prodighi, prodighi
Per appicare focchi si, prodighi
Guardo dove è punto lindice
Nica mi guardi i polici, cordoni
Come nasci i propositi, come i formici
In alto mi è rimasta uno spicchio di ciego
Parcheggio il mio passati in un piccolo cèco
Ogni mio disco nuovo, canto del cigno di cècof
Dopo di che scompaio, ritorno nel mio angolo piccolo cèco
Tutti che mi chiedo non ma quando torbi
Sto da vattelro, chi ma fanno gli orbi
Alpote, alpote, alpote
Alpote, alpote
Muto di che tonne o tre passi mortis
Pizzapoli da perimetri del giatto scontri
Alpote, alpote, alpote, alpote, alpote, alpote, alpote
Stato tornando il dianbi
Le pimentalo svinga, pagare da pile la morbita
Stato tornando in fascis, una dewo
Lo riprimariamo le orci che ise le nuocci in gano
Stato tornando la crisi di passi da qui
Già si pata waltz, rita la caritas
Aggi nemmata non fin che rimie
Dù fin che rimie, dù fin di trantallifò
Alpote, alpote
Alpote, alpote
Dio dei ricordi, la luce assorbi, cloro filling
Invadi miei giorni, li colonizi
Ma sei parziale come le autobiografie e le opinioni
Dei genitori sui loro figli
Sereno da giovinetto, ma la non ci torno
Leggevo braccio di ferro negli anni di piombo
E mi sembra troppo stupido girarci intorno
Ho il cartеllo torno subito nel mio negozio
Perché l'unico ritorno chе ha senso
È quello in territori in cui non sono mai stato
Tutti che mi chiedo ma quando torni
Sto davanti i loro occhi, ma fanno gli orbi
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
Butto giù il gettone oltrepasso i bordi
Schizzo fuori dai perimetri degli autoscontri
(Autovorbit Autovorbit Autovorbit Autovorbit)
A furia di passi indietro tocchiamo la forca Fino al duce che diceva indietrano si torna
Fino alla prossima guerra che una guerra prossima
Fino a che ritorno al Vietnam, ritorno a Hiroshima
Fino prima del divorzio del voto alle donne
Fino a guarrire il morbo con il decotto e le foglie
Torna a letà della clave dell'ignoranti
Mi danno l'annausa come i tornanti
Tornamo fili prodighi, prodighi
Per appicare focchi si, prodighi
Guardo dove è punto lindice
Nica mi guardi i polici, cordoni
Come nasci i propositi, come i formici
In alto mi è rimasta uno spicchio di ciego
Parcheggio il mio passati in un piccolo cèco
Ogni mio disco nuovo, canto del cigno di cècof
Dopo di che scompaio, ritorno nel mio angolo piccolo cèco
Tutti che mi chiedo non ma quando torbi
Sto da vattelro, chi ma fanno gli orbi
Alpote, alpote, alpote
Alpote, alpote
Muto di che tonne o tre passi mortis
Pizzapoli da perimetri del giatto scontri
Alpote, alpote, alpote, alpote, alpote, alpote, alpote
Stato tornando il dianbi
Le pimentalo svinga, pagare da pile la morbita
Stato tornando in fascis, una dewo
Lo riprimariamo le orci che ise le nuocci in gano
Stato tornando la crisi di passi da qui
Già si pata waltz, rita la caritas
Aggi nemmata non fin che rimie
Dù fin che rimie, dù fin di trantallifò
Alpote, alpote
Alpote, alpote



