Rap Vero Songtext
Ye, una dedica speciale a tutti i soldati là fuori, vi vedo! Ci siete ancora! Ye, voglio onorare questa traccia, Marco Polo baby! Non capisco se sono stato abituato troppo bene io, o troppo male voi..Vai!

Scrivo lontano dagli occhi che tutto vedono e indagano, non mi levo e contamino, quando semino ingravido. La testa sopra il foglio e le mie gambe sotto al tavolo, piuttosto che un angelo ricco mi preferisco un povero diavolo. Eh no che non ritorno più a casa stasera, fino a quando il sole non cancella questa banda nera, pagherò tutto domattina con la nausea e la testa che mi scoppia e la vista che si sdoppia e la pista che mi chiede: "Corri ancora a 300 all'ora?". Gratto la vernice, un altro muro si scolora, ma meglio così, meglio la morte che la sconfitta, meglio in cantina che in soffitta, meglio una rima che qualche buona dritta da qualche finto amico che fanno male come fratturare il quinto dito. Rimetto l'elmo in testa, merda fresca meglio un altro mezzo della casa che la merda che vi gira in testa. Porto pezzi di cultura in mezzo all'idiozia, sono il soldato innamorato che canta "Oi vita mia", via via, non confondermi col resto del tuo tono, è solitario senza una medaglia, senza terra, senza nome.

Rit: Oh oh, questo è il mio manifesto, le mia mani, un testo e se domani resto voglio la mia musica com'era prima, la mia anfetamina, la mia alternativa. Questo è: rap vero, mica quello che ti ascolti tu. Rap vero, quello che non riconosci più. Rap vero, vivo solo per tenerlo su, so da dove vengo, dove vado e non mi butti giù.

Accendo lo stereo per cibarmi,
non puoi stereotiparmi, fai musica da stereo di Barbie. Rap che succhia da far spavento, tanto che ogni traccia che detesto è un pezzo rap del momento. Siamo o non siamo un bel movimento? Mi sa che lo eravamo ai tempi di Neffa e Tormento. Da allora dormo poco e rido ancora meno, sbocco quando ascolto i demo, i rapper non li uccido più, li cremo. Li fumo dentro un sigaro cubano fatto a mano, mi calmo con un whisky stagionato e faccio il bravo. Meglio i tempi in cui mi dicevate: "Tu vuò fa l'americano" che adesso che mi sembrate "tu vuò fa lo zarro a Milano". Fanculo a queste fotocopie, scansioni di scansioni senza originalità. Big up a Killa, Salmo, Rocco, Gemitaiz e a chi sa mettere in musica la propria realtà. Mi sono innamorato da piccolo dell'hip-hop perchè era solo musica libera sempre contro tendenza, adesso fa tendenza fare hip-hop e vedo la mia musica che muore nell'indifferenza.

Rit.

(Grazie a Marco Dainelli per questo testo)