Carmen Consoli

Ventunodieciduemilatrenta
Che vergogna te la sei fatta addosso Mentre tutti mangiano. Cosa penseranno? Ci è giunta voce che nel suo paese l'inciviltà regna sovrana Ambasciatore che ingrata mansione La rappresentanza di tale etnia subumana. Vorrei parlarvi di un sogno ricorrente Una donna dal corpo normale e la testa di un cane Le mani di mia madre. Stava seduta sulla panchina di una stazione mai vista Sul tabellone una data di nascita: ventunodieciduemilatrenta. Cari signori brindo a tale rozza illazione poiché mi diverte il pregiudizio borghese perché guastare tale atmosfera gioviale con la tensione brindiamo all'amore materno, filiale, carnale brindiamo all'amore promiscuo, fedele e spirituale. Signore e signori mi spiace interrompervi Siete in arresto, devo rinchiudervi nel ripostiglio Toglietevi le scarpe. Mettete sul tavolo oggetti metallici, contenitori di liquidi Se fate i buoni vi lascio una coperta per l'inverno. Aus Songtexte Mania