Triba e Kalibro

Le Stesse Facce
RIT: Con gli stessi sguardi con gli stessi sbagli con gli stessi danni e le stesse facce a raccontarli Si spengeranno quelle stelle È la notte a trattenerle non basta aprire il cielo per provare a non vederle Io mi sento solo quando provo a star con gli altri I miei amici sono amici ma dei tuoi non so fidarmi Prova a immaginare cosa guardi Se quando il cielo cade vuoi scappare o vuoi fermarti Non mi arrendo mai perché c ho cuore più di degli altri Ho preso un altro colpo e non riesco a rassegnarmi Lacrime dagli occhi come fossero diamanti Mi vedo coi miei amici quando è tardi Le nostre notti sono storie che non riesco a raccontarti Ci vogliono i fratelli per alleggerirti i pianti Mi aspetta un altro giorno alla fine della notte Ma sognare quelle stelle mi protegge dalle botte Voi siete per me la mia vita e la mia fede Perché quando si fa buio io lo so che voi ci siete RIT: Con gli stessi sguardi con gli stessi sbagli con gli stessi danni e le stesse facce a raccontarli Se fossi un altro forse sarei migliore avrei un'altra casa un'altra voce un altro nome ma visto che sono io mi tengo stretto quel che sono anche perché se provo a cambiare ottengo sempre poco ho un socio per amico che fidati è sempre accanto Songtextemi ha sempre sospinto anche quando stavo sfranto quando i cazzi i nostri ci stavano allontanando l ho sempre ritrovato al mio fianco e ora lo canto per il resto solita routine scuola casa lavoro tv e siamo sempre qui vorrei dare di più o almeno provarci spesso non trovo la voglia di confrontarmi con gli altri tentiamo in vano di spingerci lontano ma il timore di sbagliare fa andarci troppo piano fatto sta che ora sono 23 non so come non so sé né quanti ne terrei con me so solo che forse sono cresciuto troppo presto o almeno primo rispetto a ciò che avevo previsto e non chiamarmi scemo quando do un occhiata alla mia tavolata e siamo sempre meno!!! RIT: Con gli stessi sguardi con gli stessi sbagli con gli stessi danni e le stesse facce a raccontarli Voglio cantare sfogare le mie pare riongraziare i pochi bro su cui posso ancora cantare perché col tempo ti accorgi che non è poi cosi strano e che la gente indispensabile la conti su una mano in pochi sanno chi siamo come ci muoviamo perché prima di triba e kalibro ci sono Maurizio e Cristiano i vostri visi come i nostri sorrisi un sentimento cosi intenso nell averli condivisi mi avete visto in fondo al baratro in mezzo alla merda ed è solo grazie a voi se ho tirato su la testa per ogni strada che scegli c è una nuova scoperta per ogni lacrima versata se la strada si fa stretta fa lo stesso sono notti che non passi indifferente se quando arriva il sole non mi scaldo tra la gente è prepotente il vostro metodo di vita non conta chi la gioca ma chi vince la partita non ci sono regole per mantenersi in gioco io non sono come loro non la vivo in questo modo. (Grazie a Mauro per questo testo) Aus Songtexte Mania