Avincola

Letti
Quanti sterminati deserti di gommapiuma Erano letti di rivoluzione con il cuore in gola Letti di latte caldo e di fresche lenzuola Letti di morbillo, non ci vado a scuola E volavo sul mare senza scendere dal materasso Senza muovere un passo Sul pavimento di graniglia (Letti di serrande abbassate e radio accesa Quando nulla era più presente di chi non c'era) Nelle pensioni di riviera (Letti dove rimboccammo le coperte A chi avremmo voltato le spalle) Letti scomodi con la sveglia alle sei del mattino Per pagarci la vita che correva e tu che mi correvi vicino (vicino, vicino) Letti di meraviglia nel sole d'aprile Letti di dormiveglia, estati senza fine E volavo sul mare senza scendere dal materasso Senza muovere un passo Sul pavimento di graniglia (Letti della televisione lasciata accesa Sul Cinescopio RAI) SongtexteNelle pensioni di riviera (Letti dove trattenere con unghie sempre più fragili Lo splendore dei ragazzi che eravamo) (Letti dove la mente s'ammalò prima del corpo. E su quei letti ci fermammo un giovedì qualunque Per accorgerci che era solo passata la vita E sotto neon accecanti sognammo un'ultima volta La beffa dei nostri genitori giovani Dell'alba sull'Adriatico, di un luna-park deserto Per noi e il nostro amore bambino Dove perdersi, ritrovarsi, lasciarsi mai più Furono i letti dove crepammo, mentre fuori scoppiava l'estate Arresi e soli come soltanto su questa terra si può essere Ma lo facemmo in silenzio, senza sporcare) Aus Songtexte Mania