Anastasio

La Porta Dello Spavento Supremo
Nell'apparenza e nel reale nel regno fisico o in quello astrale tutto si dissolverà C'è quest'incubo ricorrente che mi tormenta, mi spaventa, che mi scaraventa come una barchetta nella tormenta: sono nel mio paese, è estate anzi no, è una di quelle giornate di primavera calma e sincera, giornate calde ma blande l'aria è cristallina, tersa, come la mattina dopo la tempesta Cammino, ma non so dove sto andando d'altronde sto sognando, manco mi interessa mi guardo intorno e la gente che attraversa ha lo sguardo torvo poi un rumore sordo, una luce nera, assurda, mi assorda si allunga un'ombra ed io fuggo ma la strada è contorta troppo lunga, no, troppo corta, è infinita, in salita, è ripida, non mi resta molto l'uomo senza volto dalle lunghe dita mi afferra, mi ferma sembra già finita, viene sera, la terra trema Cambio scena. È buio Songtextemi ha preso ma non è qui, non mi sono arreso nascosto dietro la porta un fucile stretto e lui verrà da lì, lo sento, sento i passi aspetto che passi pronto col grilletto ed eccolo sparo... ma niente. è un fantasma, mi ritrovo bambino con l'asma, terrorizzato e con il fiato corto, lui non mi vuole morto lui mi segue e basta tu mi segui e basta! ma io so come fermarti, con la luce vado sul sicuro, mi guardo intorno e sul muro milioni di interruttori ma non uno che funzioni niente lampadine, io vorrei capire come rinsavire non ho soluzioni, non dovrei dormire, dovrei stare sveglio ma io sono già sveglio io non dovrei morire come questo corpo ma io sono già morto. Aus Songtexte Mania