Cor Veleno

Città Di Vetro
Era una questione di pronuncia, col bum-chap ehi, ciro o mi metti quel bavaglio e lasci stare perché cazzo, non ho tempo da sprecare te lo dico papale, papale in questo gioco ambiguo tutto quello che mi pare di guardare : quello lì non ha finito di studiare perché il prof di diritto si prendeva anche il diritto di infamare ehi, ‘juanito’ non c’è niente di casuale non è colpa tua se queste stanno bene nel sesso occasionale pur di non parlare trame occulte, gli do cazzi da spellare tante multe quanto i pranzi da pagarsi la municipale qua se c’è un motivo di vantarsi io non saprei quale tra chi si mette e chi si leva lo Stivale a discrezione personale con bandiere colorate a sventolare e pacifisti con licenza di sparare e il segreto del decreto militare è che c’è scritto chiaro e tondo che ti possono ammazzare senza replicare Tempo perso a dipingere città di vetro Songtexteè più facile fingere o portare il peso ? è difficile, si io non mi sono arreso : pelle anti-proiettile, rimango illeso l’alfabeto nei rebus la città di vetro è più facile fingere o portare il peso ? è difficile, si io non mi sono arreso : tempo perso a dipingere città di vetro uh, città di vetro uh, città di vetro uh, città di vetro uh, città di vetro Sangue chiama sangue per la dieta del killer chiuso dalla fame e mica facile uscirne ! peggio di così ma è solo essersi arresi la violenza dei ciechi ma non sono chi credi quando passo un’altra notte insonne alla città di vetro è da sabato che sparano e si sente l’eco festa grande, sulle spalle tutte le ‘guitarre’ perchè sono troppi i cazzi come Lona Staller mentre cantano canzoni a tema sul digiuno filastrocche sulla morte al muro del raduno è qualcosa che mi spinge da lontano e se ti chiamo riconosco la mia faccia Calibano mano nella mano con l’amore in bikini la messa nella tempesta alla finestra i cecchini è una città di vetro e porto tutto il peso mamacita cambia vita e manda agli altri un ‘beso’, bless Tempo perso a dipingere città di vetro è più facile fingere o portare il peso ? è difficile, si io non mi sono arreso : pelle anti-proiettile, rimango illeso l’alfabeto nei rebus la città di vetro è più facile fingere o portare il peso ? è difficile, si io non mi sono arreso : tempo perso a dipingere città di vetro uh, città di vetro uh, città di vetro uh, città di vetro uh, città di vetro Cazzo ne sanno loro quanto c’è sotto un iceberg ? quanto puoi starci male e buono a dirti ogni giorno “Dai, man !” quante le mani e i piedi in questa città che affonda, eterna… stronza ? quanta la luce che dai e quanto la lasci nell’ombra ? scrivere a volte è un limite, dovrei dipingere l’unico modo di esprimere immagini vivide muoio coperto dai fogli e ogni testa è una sindone guardami, sentimi, coglilo se vuoi capire che provo come sentire quel fulmine lungo il tuo corpo ma solo dal suono del tuono nasco nell’anno in cui l’uomo s’inventa la mente globale l’era dell’io digitale, maschere per la morale spogli sia il bene che il male, quanto fa bene guardare l’abisso, come l’inconscio è il deep-web, l’opinione è snippet, eh, si che non mi stupisce più il freddo se fisso sul disco l’intimità in bit-map nasco nel Bel Paese ora venduto al migliore offerente sempre alle prese con gente di merda, in tele che passano ? niente dovrei sentirmi compreso e parte di questo presente io non mi sento offeso, io non mi sento solo, io non mi sento niente, ciao Aus Songtexte Mania