Giorgio Faletti

Jacques
Io ti sentivo salire le scale col passo lento che altrui saluta quando l'assenzio mi addormentava già la mia bocca era muta e tu con occhi che il cuore rallenta nel rivederli in sogno soffiavi su una candela già spenta perché è di te che ho bisogno è di te che ho bisogno è di te che ho bisogno e ogni volta che sa di vaniglia il vento caldo dell'est si fa salnitro sui muri sbrecciati sui sassi di Brest Io ti parlavo e parlavo da solo oppure davo la tua voce al buio quando la luce mi risvegliava già la tua pelle era cuoio ed tu nascosta dai lunghi capelli come per farne un bagno alla mia guancia che affila i coltelli perché è di te che ho bisogno è di te che ho bisogno è di te che ho bisogno se una coperta di lana e ciniglia Songtextesi asciuga al vento dell'est non sarà quello il tappeto che vola lontano da Brest Cuore mio cuore mio cuore mio che non si spezza ancora e che conta un minuto ed un altro finchè diventa un'ora e che batte il suo tempo di ghiaccio al caldo delle vene cuore mio cuore mio cuore mio che non ti ha mai scordato che ho riempito di te ad ogni costo finchè si è vendicato e se m'illudo che il passo che sento sia più vicino e solo il diavolo dentro alla sveglia sul comodino Non son sicura che giorno sia questo se sarà lungo di un tempo breve e se il ruscello è una traccia di sporco nel bianco della neve o se i carri trascinano a terra un indolente polveroso segno se sarà un giorno di pace o di guerra perché è di te che ho bisogno è di te che ho bisogno è di te che ho bisogno quando ammantato di nuvole e vele verrai col vento dell'est sarò la sola figura in attesa nel porto di Brest io, sarò la sola figura in attesa nel porto di Brest (Grazie a harriet per questo testo) Aus Songtexte Mania