Nicodemo

Venezia E L'incurabile
Girando mi ritrovai alla salute A casa Rudge c'era un depliant del supermercato ma si sa molto sfugge agli occhi di uno stagionale e poi spero che in pochi ti vengano a cercare ti avevo visto prendere il vaporetto alla stazione quella sera gelida di gennaio l'odore di alghe sottozero sapevo dove saresti andato e chi stavi aspettando cosa avresti da lei sperato il filo di shalimar se è frivolo io che camminavo e guardavo le finestre dalle calli se dentro intravedevo la notte e l'infinito lo sciabordare intonato della laguna e del segreto di ogni solo anche io sentivo re nebbia che saccheggiava il vuoto della piazza nella schiena sentivo le sue lance e le sue alabarde nebbia pacifica la mattina aspiro il suono delle preghiere l'odore dei caffè al sicuro dalla terraferma la nebbia e la città la polvere che assale le stanze ancora da restaurare ti potevo immaginare scrivere alla luce delle candele spegnere i mozziconi sui mattoni umidi dei primi piani Songtexte qui la guerra scorre solo in una foto lo sparo in Lituania uscisti dal tuo impero poi vagando solitario trovasti il mistero della distanza tra la morte e il pensiero del dolore tra Rapallo e la Lituania il Baltico e Ezra uscire e arrivare alle fondamenta degli incurabili è la distanza da cui guardo la Giudecca da cui solo un poeta sa che il tempo la ignora e poi lo spirito di Dio che aleggia sopra il riflesso dell'acqua sarai seduto dietro le finestre del florian pensando a una segretaria se al tempo si reagisce con la bellezza le tue parole sono la guida ti nascondi nella nebbia perché io non ti raggiunga non mi serve la luce invernale che rende più nitide le cose io ti vengo a cercare Aus Songtexte Mania