Ugo Mazzei

Feste Gitane
Le dissi: Dormi ancora un po' e poi partiamo Fra stelle gocciolanti ad una ad una Le chiesi solo il tempo di salire su E tagliare il filo antico della luna Le regalai sorrisi bianchi e notti scure Le raccontai una storia di Picari gentili Si mise a urlare: Hombre!! Questa notte voglio stare qui! Mentre Cordova si specchia nel Guadalquivir. Ma inventerò un paio d'ali solo per farti volare In una notte più grande del mare Farò un castello di rose con cinquecento animali In un paese di fragole e miele Va a farsi fottere il male, le cattive parole Resta il sapore di mandorle e marzapane Ma è il tuo calore che chiama, mescola l'aria vicina, di un'alba nordafricana In questa terra di luce lontana. E ripartimmo ancora insieme Come foglie al vento in un viaggio verso un'altra via Le disegnai due sfavillanti viole, dettagli futili E un po' di poesia Restò un ricordo inerme e senza alcun dolore Portò con se i suoi occhi per bruciare nuove aurore E adesso, io costruirò gli aquiloni in bianche notti lontane Specchi d'allodole e feste girane Tramanderò le orazioni di vecchi e stanchi sciamani Mulini a vento, ronzini e rituali SongtextePer continuare a lottare contro i più stupidi amori Pastori erranti di notti bianche e senza confini Ma è il tuo calore che chiama, mescola l'aria assassina, grottesca, pia e madrilena In un lamento di lune, di banderillias lontane, chitarre spente e poesie catalane. C'è un solo ponte d'amore, rosso di brevi parole Fiori d'alambrha e raggianti candele C'è una finestra ogivale, solo per farti scoprire Alberi immensi e tramonti, occhi di sangue ed arene. Ma è il tuo calore che chiama, scaraventando la luna Di un sogno in forma gitana e con la luce ti risveglierai. C'è ancora un po' di Andalusia negli occhi tuoi. (Grazie a Laura Liistro per questo testo) Aus Songtexte Mania