Marlene Kuntz

L'artista
Giunge l'inverno come le favoleche al bimbo il padre racconteràUn' impressione addomesticabileporta un timore che svaniràeppure ti inquieta andare a dormire perché c'è un freddo che può fare male.Fuori la brina semina gli aghie dentro te c'è desolazione, fra i roghi.Si addensa il cielo poco socievolein bianche o grigie cupiditàla neve rende grevi le nuvolein questa alba metallicaeppure ti appresti a dimenticarequei turbamenti costretto a sognarefra suoni e odori ci sono motiviche ti ricordano che fai parte dei vivi....che fai parte dei viviche fai parte dei vivi.. dei vivi..E al limitare della grossa via quasi il risultato di una maliacome in un vuoto un cambio interiore fa sì che il fango abbia un nuovo colorealle ghiacciaie dei tuoi pensierigiungono gli slanci della foga di ieri tu non ti chiedi com'è che accade, ma il tuo istinto se ne avvedeSongtexteE ritorna il tuo bel viso rinvigorisce la tua frenesia di luccichii arcobaleni è intriso l'armamentario della tua fantasia. Vedi le note delle tue creazioni, tintinnare fra postini e furgoni pattinando sulla strada gelatae il vento fa una frase armonizzata..E il bambino che c'è in te fà il fanciullino che pensai,corre ai pascoli e alle viole sui bei prati della tua cittàEd è così che l'estasi dell'arte ancora ti aiuta a dimenticare allegramente che sei senza una lira! Aus Songtexte Mania