Ennio Rega
Il Camminatore
Cammino cammino cammino a una certa angolazione un debole sole riflesso dalla terra illumina la zona oscurata della luna Vetrine su ghiaccio d'asfalto per vedere per capire
quando si cammina si entra in una disciplina
Certi posti sono quello che sono perché vivono nel mio abbandono
è lì dove ogni mia paura scompare nella mia misura Nella mia inclinazione d'autore in cui vado
vivo di percezioni segrete e sconcertanti per questo Più che arrivare mi piacciono i posti di passaggio dove mentre penso a una cosa ne arriva un'altra Un campo irregolare mi spinge a cambiar sempre rotta
per non finir steso al suolo
E' resistenza tutto avviene al massimo dell'assenza Per qualche istante non riconosco chi mi sta accanto l'identità dell'altro sparisce e di conseguenza dubito della mia E' disordine che detesta l'ordine la notte cala l'orologio suona ogni campana ha la sua tonalità la strada è un quaderno Sulla pagina scritta si riflette di più
Un campo irregolare mi spinge a cambiar sempre rotta
per non finir steso al suolo
E' resistenza tutto avviene al massimo dell'assenza La mia libertà non è eterna ma vuole vivere per forza come se lo fosse il mio orizzonte è in ogni sua deriva Songtextesulle labbra delle stelle che baciano la riva
Un campo irregolare...
(Grazie a emanuele per questo testo)
Aus Songtexte Mania