Carlo Pestelli

Il Mio Nome è Uccello
Il mio nome è Uccello e il mio volo rassomiglia a un disco volante. Il volto di mia madre non l'ho mai saputo, mio padre lo ricordo appena Perché a sette anni mi ha venduto. Ma prima mi ha insegnato l'abc dell'advertising E con un depliant mi ha spiegato che il restyling una volta supportato dal frenchising... E' una questione di merchandising. Le mie scarpe costan care, poco meno di un milione e gli occhiali son firmati Valentino. Ma se vado in un salotto della televisione ho le lenti a contatto per fare meglio l'occhiolino; al mio pubblico che occhieggia fiducioso in prima fila, venderò buona ogni scoreggia, tanto i miei peti, non subiscono censure o veti e per contratto sono tutti pubblicati su libri patinati. Il mio nome è Uccello, e come ogni volatile che si rispetta cambio spesso ramo, cambio molto in fretta. Oggi sono al premio Strega, domani al Campiello, e se domenica non so che fare mi candido al Mugello. Ieri eloquenteggiavo in un salotto televisivo, oggi scriverò un sonetto per lo spot del detersivo. Ieri gigioneggiavo a un dibattito della radio, oggi scriverò due righe per la curva dello stadio. Sono un tipo today, vivo just-in-time io Tarzan tu Jane, Marijuana legalize. Songtexte Ma il mio nome è Uccello E il mio compito è riempire gli spazi lasciati vuoti dalla fantasia Il mio volo è per ogni stagione e in questo mondo senza più sete Mi basta un portatile, una ventiquattrore, un portamonete. Io riscrivo la storia in poco meno di un baleno, tanto il pubblico muove la coda come il cane più scemo che scodinzola: "sì padrone" e mi lecca la mano quando scrivo la mia prefazione tipo Sergio Romano. Sono un tipo today, vivo just-in-time io Tarzan tu Jane, Marijuana legalize. Aus Songtexte Mania