Dal Paese Reale Songtext

Vincenzo Incenzo

von Credo

Dal Paese Reale Songtext
Ti scrivo dal Paese reale vuoi sapere a che punto è la notte?
L’asfalto è rovente le mosche si annidano un selfie totale ci inghiotte

Ti scrivo dal Paese reale le ruspe radono il suolo
Nessuno è tranquillo nessuno si fida quando i corvi sospendono il volo

Si vive a cervelli conserti si patteggia per l’opinione
la bestia si accomoda i soliti brindano nei salotti dell’assoluzione

Ti scrivo dal Paese reale dalla gola del pregiudizio
la morte si compra la vita si vende la morale è regolata dal vizio

Qualcuno ha preso la mira le pupille puntano fisse
scintillano Fatime e sillabe d’odio sui giornali dell’Apocalisse

Nessuna cometa si annuncia nell’alta definizione
Le chat regalano a Lazzaro una morfinica resurrezione

Nessuna cometa si annuncia la frontiera diventa l’oblio
Annegano vite e sui passaporti galleggia il cognome di Dio

Ti scrivo dal Paese reale da un vuoto di patria e famiglia
tutto è identico a tutto e non c’è niente che ci assomiglia

Il presente censura il futuro i bambini non hanno stupore
si piastrellano inferni le odalische ci ballano il diritto diventa favore

Ti scrivo dal Paese reale, da questo belvedere negato
Si accendono giostre si ruba la privacy e si colpisce nell’anonimato
L’amore lacera e cuce si attarda per luoghi deformi
deraglia distratto non ha domicilio e digita numeri insonni

Vorrei che il Paese reale
Non dimenticasse il passato
di giorni leggeri tra i gigli dei campi
lì dove mio padre ha volato

Vorrei che il Paese reale
tornasse ad alzare la testa
Alzarsi domani con un nuove sole
che grida da questa finestra